AL MANN RIVIVONO LE SCULTURE DI CANOVA
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Dopo un lungo viaggio dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, alcune sculture di Antonio Canova sono arrivate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli per poter essere ammirate da cittadini e turisti.
La mostra “Canova e l’antico”, curata da Giuseppe Pavanello, visitabile fino al 30 giugno, ha come focus l’intenso rapporto tra il grande scultore e il mondo classico. Già nel primo week end ha raggiunto risultati straordinari. Sono stati, infatti, oltre 13.000 i visitatori che hanno fatto esclamare al direttore del Museo, Paolo Giulierini: “La bellezza suprema dei capolavori di Canova attira migliaia di visitatori a rischio sindrome di Stendhal. Avanti così”.
Tra le principali sculture da ammirare del grande artista di Possagno, troviamo “Tre Grazie”, “Amore e Psiche stanti”, la “Danzatrice con le mani sui fianchi”, tutte esposte nel Salone della Meridiana e nell’atrio del Museo Archeologico Nazionale. Ma sono in tutto Oltre 110 i lavori in mostra, di cui 12 marmi, tra calchi in gesso, bassorilievi, modellini in gesso e terracotta, disegni, dipinti, monocromi e tempere, che si alternano alle opere già presenti nelle collezioni del museo.
“Si tratta – conclude Giulierini – di una grande “operazione internazionale che si avvale di un’attività scientifica di primo ordine”.
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