A SAN GREGORIO ARMENO LA TRADIZIONE SENZA ETÀ

L’ARTIGIANO BUONINCONTRO RACCONTA
Da Dolce & Gabbana a Maradona: le star affiancano i pastori
San Gregorio Armeno n.1, l’inizio della strada dei pastori. Si respira aria di artigianato, un alone magico che parte dalla bottega Buonincontro. La prima per chiunque decida di incamminarsi in un luogo che è incanto e fantasia, storia e leggenda. “È un lavoro che oggi sta lentamente cambiando – ci racconta Michele Buonincontro, figlio d’arte –, la tradizione si fonde con la modernità. La vecchia lavorazione dell’argilla delle antiche figure del presepe classico si uniscono alla proposta di statuine legate all’attualità”. Non manca infatti, proprio in questi giorni in cui il ricordo è ancora più vivo, la statua o il mezzo busto di Maradona, in mezzo a tanti altri personaggi del mondo del calcio e dello sport in genere. “Nel corso degli anni ho avuto il piacere e la fortuna di incontrare tanti personaggi del mondo della politica, della moda o del cinema”.
Michele Buonincontro inizia a lavorare l’argilla per gioco, nel laboratorio del padre nella zona dei Ponti Rossi. “Me la davano da manipolare per farmi stare un po’ tranquillo, ero piuttosto vivace”. Il padre, infatti, preparava i pastori e poi li portava, nel periodo natalizio, nelle botteghe di San Gregorio Armeno che negli anni ’80 erano in numero ridotto rispetto ad oggi. “Ho studiato scultura all’Accademia delle belle Arti, ho perfezionato il mio stile fatto di tecnica ed esperienza e ho capito che avrei potuto trasformare quella passione nel mio lavoro”. Così, da una ventina di anni, Buonincontro si è trasferito nella “strada dei pastori” con il suo laboratorio e la sua bottega. Il momento di svolta, che ha fatto scegliere la strada dell’artigianato a Michele Buonincontro, è stato uno stampino con il volto di donna. “Era un classico volto per realizzare i pastori femminili in serie. Mi chiesero, però, di realizzare una Madonna, il personaggio più bello del presepe. Così, quasi per gioco, iniziai a lavorare quel volto per renderlo più aggraziato, con meno rughe, e il lavoro fu sorprendente”. Da quel giorno la realizzazione delle statuine della Madonna divenne una caratteristica che lo accompagna ancora oggi. “Tra le esperienze più emozionanti che questo lavoro mi ha regalato ci sono sicuramente alcuni incontri. Penso ad esempio a Berlusconi, venuto in bottega perché gli avevano detto che avevo preparato una statuina che lo raffigurava, ma penso soprattutto a Dolce e Gabbana. In occasione dei loro 30 anni di attività hanno scelto Napoli come sede per il loro video promozionale. Sono stati da me e, con grande piacere, ho preparato le sculture che li raffiguravano.
Nel corso del galà di presentazione ho incontrato anche Sofia Loren, il coronamento di un sogno. Insomma, tra calciatori e attori il negozio è sempre vivace.”. Oltre ai soggetti di alcune statuine è cambiato, però, anche il modo di commercializzare il prodotto. “Il negozio è diventato quasi una vetrina. I passanti, soprattutto nel periodo natalizio, sono tanti, ma quelli che acquistano qualcosa sono sempre di meno e spesso prendono oggetti economici come souvenir. Per fortuna si è sviluppato il mercato on line che ci permette di fare vendite attraverso le spedizioni anche da remoto proponendo il prodotto e con spedizioni accurate”. Un lavoro che si modernizza, ma che, purtroppo, lo scorso anno, come quasi tutte le attività, ha subito un duro colpo a causa dell’emergenza da covid19. “È stato difficile affrontare quel periodo sia dal punto di vista lavorativo che umano. Adesso stiamo provando a mettercelo alle spalle, rispettando le norme come il contingentamento delle persone che possono entrare in negozio, l’uso di gel per le mani e della mascherina, e il green pass. Ora stiamo vendendo circa il 60% di quanto fatto nel 2019, ultimo anno buono, ma almeno stiamo lavorando”. Michele Buonincontro è molto attivo anche nel mondo della solidarietà. Ha, infatti, dato vita, insieme ad alcuni amici, al “Pacco di Natale solidale”, che contiene, tra le altre cose, una sua creazione. I proventi sono destinati integralmente all’Associazione Sostenitori Ospedale Santobono per l’acquisto di un monitor speciale per la terapia intensiva neonatale
Giuseppe Porcelli
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