Fnac: ristabilita la “normalità” adesso bisogna riconquistare la fedeltà dei clienti
La Fnac si rimette all’opera. Dopo l’annunciata chiusura seguita da un’apertura quasi a sorpresa, il megastore di via Luca Giordano si rimbocca le maniche. L’attività commerciale, ripresa regolarmente dallo scorso luglio, procede senza grandi cambiamenti: l’interno è pressoché invariato, la differenza sta nel fatto che, essendo ora praticamente gestita dalla Trony, la Fnac si dedica maggiormente al reparto elettronica. Senza nulla togliere, però, a quello dell’editoria, oltre alla sezione di cd e dvd. Ristabilita la ‘normalità’, alla Fnac non resta che riconquistare la fedeltà dei suoi clienti, e, a tal scopo, promuove offerte e iniziative, mosse necessarie per attirare a sé clienti finora insoddisfatti e ancora diffidenti circa la nuova apertura. ‘Vado alla Fnac più che altro in avanscoperta, per aggiornarmi circa le novità e per guardare i prodotti in esposizione, ma non ho mai acquistato nulla. Secondo una mia personale indagine, qui non trovo prezzi convenienti, e anche quando ci sono promozioni, il prezzo è comunque sempre più alto rispetto ad altre catene e, soprattutto, rispetto ad internet’ ci rivela Ilario Ziello, secondo cui, dunque, andrebbe migliorata la campagna promozioni. ‘Tuttavia’ , continua, ‘ho apprezzato la scelta di salvare il settore dedicato a libri, cd e dvd, specie se consideriamo la difficoltà di commercializzare prodotti di questo genere, vista la concorrenza spietata di internet e di siti ormai specializzati in una vendita troppo conveniente perché il cliente si rechi ancora nelle librerie.’ Scelta salu- tata con favore dall’intero quartiere, timoroso che, insieme alla Fnac, potesse venir meno quel polo culturale creatosi attorno allo store, grazie anche ai nu- merosi eventi organizzati nello spazio forum. Quest’ultimo, è stato appunto rilanciato in occasione della presentazione del nuovo album di un cantante molto noto quale Samuele Bersani lo scorso 24 settembre. ‘La manifestazione è filata via liscia e la location si è rivelata abbastanza adeguata ad un pubblico numeroso senza, peraltro, numeri da folla oceanica’ testimonia Francesco D’Amico, che ha partecipato all’evento. ‘Samuele è sì un cantante popolare ma, certamente, non un fenomeno mediatico che determini le scalmane adolescenziali, anche se ho trovato inadeguate le domande rivoltegli dal pubblico. Per fortuna, la simpatia e la disponibilità del personaggio hanno tolto l’impaccio. Ho trovato, però, vergognoso, che si siano operate discriminazioni su chi abbia acquistato il prodotto presentato e chi non.’
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