GAETANO ‘O GANGSTER
La maestosa Chevrolet si fermava davanti al portone dello storico, misterioso palazzo “’e zì monaco” ai Cacciottoli.
Ne scendeva un individuo, dall’altrettanto enigmatica figura, massiccio, serioso, dall’elegante “Borsalino”, un gessato doppiopetto, avvolto in spirali di fumo del grosso sigaro, salutava gli astanti con la mano da cui spiccava un grosso “cicero”- brillante – quando si scoprì fama di gangster, di nome don Gaetano, molto simile a figure di film americani.
Questi andava a visite periodiche alla misteriosa signora.
Un giorno si presentò in compagnia di un signore dall’aria distinta, dal portamento sobrio, eleganti occhiali cerchiati d’oro, ed insieme s’introducevano nel palazzo per la consueta visita.
Tra curiosità, interrogativi e sommessi commenti si scoprì che quel signore era il famoso gangster italo- americano Lucky Luciano.
Divenne consuetudine notarlo anche quando solo, accompagnato ad una cagnetta, era solito passeggiare per le vie del Vomero come un tranquillo borghese, lontanamente immaginato quale importante personaggio di cronache malavitose, protagonista, tra l’altro, dello storico sbarco alleato in Sicilia della 2° guerra mondiale.
La sua esistenza si concluse da comune mortale per un fulminante attacco di cuore, all’aeroporto di Capodichino e non come colui che aveva fatto tremare più di una generazione.
di Mimmo Piscopo pittore
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