“MannHero”: c’era una volta, in una galassia non così lontana…
di Gabriele Basile
“Beato quel paese che non ha bisogno di eroi!” diceva il Galileo di Bertolt Brecht, e a ben pensarci oggi più che mai la nostra Italia (e non solo!) necessita di figure forti, da ammirare per il loro coraggio e che siano d’esempio per il loro carisma e le loro qualità morali. Disgraziatamente gli eroi in carne ed ossa sembrano scarseggiare in questi ultimi tempi; ma, per nostra fortuna, possiamo sempre volgere lo sguardo al grande schermo… e non solo!
La mostra “MannHero” in prorgamma dal 4 maggio al 31 luglio presso il Museo Archeologico Nazionale propone infatti un inusuale incontro tra gli eroi della mitologia classica e quelli della saga di “Star Wars”. Non solo memorabilia, modellini e altri oggetti di scena – che già così farebbero la felicità di qualsiasi amante dell’epopea creata da George Lucas – ma anche vere installazioni artistiche in cui le narrative si intersecano e i linguaggi espositivi si sovrappongono, come nel caso dell’immagine di un Ercole Farnese rivisitato in versione “Darth Vader” e proiettata accanto alla scultura originale.
Benché “MannHero” non sia il primo esperimento del genere, contribuisce comunque ad avvicinare due mondi solo apparentemente distanti tra loro: la natura meravigliosamente umana dell’eroismo è infatti il filo conduttore della mostra e unisce, idealmente, il Giardino delle Esperidi con “una galassia lontana lontana”, ricordando che chiunque di noi può essere un eroe. E non fa nulla se, come cantava David Bowie, è “just for one day”.
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