Movida selvaggia: fermateli
Ancora violenza ai baretti di via Aniello Falcone
Frattini: aumentiamo le pattuglie ma devo proteggere anche i miei agenti
Forse è riduttivo parlare di movida, anche se accompagnata dall’aggettivo ‘violenta’. Di movida ha poco, si tratta solo di delinquenti e di violenza spesso gratuita, per futili motivi, che mette in pericolo persone completamente inermi e tutori dell’ordine. “Abbiamo superato dei limiti invalicabili – dichiara il capitano della polizia municipale Vomero-Arenella, Gaetano Frattini – oggi mi devo preoccupare molto per l’incolumità dei miei agenti vittime di aggressioni e minacce. Si tratta di un segnale molto grave”. Aggressioni vere e proprie, risse fra decine di persone, spesso armate di coltelli, qualche volta di pistole, e, quando tutto manca, si trova un coccio di bottiglia altrettanto pericoloso.
“Abbiamo concentrato le nostre forze per cercare di arginare il problema delle baby gang nella zona di via Merliani, ma l’attenzione su via Aniello Falcone è stata sempre alta anche in collaborazione con le altre forze dell’ordine, ad oggi però il problema è quanto mai attuale e necessita di un intervento ancora più strutturale”. C’è rammarico nelle parole di Frattini da sempre in prima linea a tutela dei cittadini pronto ad ascoltare le parti per comprendere come poter intervenire meglio. “Dopo il periodo del lockdown dovuto al Covid-19 la gente aveva voglia di uscire, di tornare a respirare, di normalità e forse la clausura obbligata ha fatto emergere una violenza inaudita che è pronta ad esplodere alla prima occasione, complice anche il caldo”.
Uno sguardo sbagliato, il traffico, una spinta involontaria… spesso sono questi i motivi che fanno muovere intere bande che non si risparmiano colpi.
“Solo per miracolo non c’è scappato il morto o non abbiamo avuto feriti gravi – prosegue Frattini -, abbiamo intensificato il numero delle autovetture in zona. Prima erano 4 e presidiavano il territorio dalle 18 alle 24 nel week end, oggi siamo costretti, in un momento comunque di carenza di organico, ad utilizzarne il doppio, 8, che smontano alle 2.30, ovviamente con turnazione”.
Un tentativo di arginare un problema che ogni anno ritorna, anche più violento rispetto al passato.
Spesso i gestori dei locali non possono fare nulla, se non rispettare i limiti di orario, e di età, per la vendita di alcolici. I più tartassati sono i cittadini costretti ad assistere, magari dai loro balconi, a scena raccapriccianti. “Dobbiamo occuparci anche di altre zone a rischio come il piazzale di San Martino e i giardini di Piazza Medaglie d’oro – ci racconta Frattini – queste risse spesso scoppiano all’improvviso, senza che ci sia nessuna avvisaglia, e questo rende più difficile il nostro intervento, che oggi mette in pericolo anche i nostri agenti visto il numero di persone violente coinvolte”.
Il Capitano ci racconta anche di video, che gli arrivano in piena notte, di risse di ragazzini, spesso minorenni, anche alle 4 del mattino. “Il ruolo dei genitori è fondamentale – conclude Frattini -, permettere ad un minore di stare fuori casa fino a tardi e di ubriacarsi, o fare di peggio, è una delle principali cause scatenanti della movida selvaggia. Spesso si tratta di situazioni familiari degradate, ma il ruolo dei genitori resta di primaria importanza per combattere un fenomeno che da troppo tempo caratterizza le strade della nostra città nei periodi più caldi dell’anno”.
Giuseppe Porcelli
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