“Nessuno batterà mai Maradona, neanche fuori dal campo”. L’avvocato vomerese Angelo Pisani, presidente della ottava municipalità del Comune di Napoli, sintetizza così la ormai annosa vicenda tra Diego Armando Maradona, che difende in qualità di legale, ed il fisco italiano. “Una vicenda molto triste – commenta Pisani – ben nota ma anche poco chiara. Il più grande desiderio di Diego, ancor prima di chiarire questa persecuzione scandalosa da parte dello stato italiano, è quella di essere sincero con gli italiani. Maradona è stato dichiarato un evasore di tantissimi milioni di euro ma non solo non c’è stata mai un’evasione, ma se fosse esistita violazione era di soli 6 milioni di euro. Si arriva a 40 milioni di interessi causa mora di 34 milioni. Nulla deve essere dato allo Stato italiano, perciò abbiamo deciso di intraprendere questa strada perché non esiste evasione fiscale tanto meno una violazione. Arriveremo fino alla corte europea dei diritti dell’uomo. In uno stato normale – continua l’avvocato vomerese che difende Maradona – ci vorrebbe il coraggio di ammettere l’errore. Gli agenti del fisco dovrebbero far capire agli italiani che ci sono stati una serie di equivoci. Forse una tardiva difesa da parte di una persona straniera. Spero che per una pace istituzionale si passino tutti una mano sulla coscienza, leggano gli atti, e si deduca davvero che Maradona non abbia tolto niente dalle casse pubbliche. Se non arriva, la giustizia, dall’Italia, arriverà dalla giustizia europea. Ci sono sentenze a favore di Maradona, un condono del fallimento del calcio Napoli e nessuna sentenza a suo sfavore. La cosa più ridicola è che è stato notificato un pignoramento per conto terzi solo per prendergli orecchini e oggetti di valore: pignoramenti atti senza alcuna verifica scritta. Il fisco non è in grado di dimostrare l’esistenza delle cartelle esattoriali, per cui non è possibile effettuare nessun pignoramento. Tutta questa procedura è nulla. Mi meraviglio- conclude Pisani – di come questi giudici abbiano potuto dare lo start a questi pignoramenti se non hanno neanche controllato la regolarità contributiva di Maradona”.

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