Parcheggio selvaggio ai Gradini del Petraio
Egr. Dott. Alessandro Migliaccio, ho avuto il piacere di conoscerLa alla Villa Floridiana in quella occasione Lei mi invitò a inviarLe uno scritto.
Nello spirito della rivista da Lei diretta ho denunciato un disservizio in una forma insolita, spero sia di Suo gradimento. Cordiali saluti Renata Petta
“Imbrecciata” era denominata la china nei pressi di Castel Sant’Elmo per le pietre che ne costituivano la massicciata. Nel 1700 il pendio fu trasformato in una ampia gradinata, la prima strada selciata del Vomero, e ribattezzata Gradini del Petraio. In cima la prospettiva è incantevole: l’orizzonte è delineato dalla frastagliata costiera sorrentina, il golfo è spesso solcato da vele sguscianti come sciami di farfalle, ai piedi del pendio palazzi antichi punteggiati da cupole di chiese. Nel 1799 Eleonora Pimentel Fonseca e molti dei 122 martiri della rivoluzione degli aristocratici si inerpicarono sui Gradini consci della fine del loro sogno e della loro vita. Il pittore tedesco autore del più famoso “bacio”, qui abitò durante il suo soggiorno a Napoli.
Questo concentrato di storia ed incanto paesaggistico attrae frequenti e numerosi gruppi di turisti che scoprono il passaggio e la vista negati da molte automobili che usano il vicolo comeparcheggio gratuito. Le denunce e le proteste dei residenti e delle guide turistiche sono ignorate da molti anni.
Renata Petta
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