ROMPIAMO L’ANOMALIA DELLA NORMALITÀ
Spett.le Redazione, invio la lettera che ho inviato al Sindaco ed al Presidente della V Municipalità( Vomero/Arenella)
Egregio Sindaco De Magistris ed Egregio Presidente della V Municipalità De Luca, mi chiamo Alberto Cammarata ho 29 anni e vivo al Vomero . Vi scrivo questa lettera perché credo che in qualità di cittadino ho il dovere di farvi notare qualche criticità della V Municipalità ( Vomero/Arenella) . Sì, parlo di dovere, perché essere cittadino di una città o di una Municipalità vuol dire curarla e fare di tutto per renderla bella e vivibile . La V Municipalitá é definita da molti il salotto di Napoli, é una Municipalità che ha potenziali enormi : due vie dello shopping pedonali, degli scorci mozzafiato, bar e ristoranti che creano energia vitale, una Certosa incantevole. Insomma, ha tutto per essere una Municipalità perfetta! Una fusione tra il bello artistico/paesaggistico e la vitalità umana, centro nevralgico di giovani che danno calore e amore che solo a Napoli si può vedere. Ma, queste belle fortune vengono occultate dalle mille criticità presenti. Per carità, siamo in una metropoli, ed é fisiologico che qualche criticità sia presente; ma, la cosa che mi fa più rabbia è, che queste criticità sono presenti da anni e soprattutto in bella mostra, come se fossero diventate la normalità. Pensate, paradossalmente, che non affrontandole i cittadini si possano abituare e conviverci passivamente? Purtroppo sì, ormai é ” normale” pensare che a via G. Gigante ed in tante altre strade si rischia di cadere dai motorini dato che sono delle groviere; é “normale” pensare che i cassonetti sono stracolmi a tutte le ore; é “normale” pensare che i parchi o sono abbandonati o chiusi; é “normale ” identificare alcune strade pericolose o perché buie o perché abbandonate. No, non si può accettare che si confonda il “normale” con l’anomalo . No, non si può accettare che il cittadino pensi sia “normale” vivere nella rassegnazione e nel disagio sociale . Care Istituzioni, capisco i vostri molteplici impegni, ma questa Municipalità ha bisogno di voi. Ha bisogno di rompere questo circolo vizioso dove si da per scontata l’indifferenza degli eletti e l’incuria della cosa pubblica. Care Istituzioni, vi scrivo perché io non mi sono arreso, la mia giovane etá non me lo consente . E non mi arrendo, anche se i miei amici mi chiamano illuso o folle. Care Istituzioni, tornate per strada e rompete questa “normale” anomalia. Vi ringrazio per la cortese attenzione e vi porgo i miei cordiali saluti.
Alberto Cammarata
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