Box piazza Leonardo: ancora due anni
Comune e cooperativa in trattativa per sbloccare il cantiere
Tra il Comune di Napoli e la Cooperativa Celebrano, presieduta da Raffaele Mariniello, che si occupa della realizzazione del parcheggio pertinenziale di piazza Leonardo, si intravede una schiarita. Dopo più di tre anni di lavori fermi, cause intentate al Tar e al Consiglio di Stato e richieste di penali, pare che ci si avvii a una soluzione, o quanto meno a un nuovo accordo tra le parti. Anche perché, se nel frattempo i commercianti dell’area hanno lamentato una diminuzione degli introiti, gli stessi cittadini hanno visto aumentare la sosta selvaggia sulle strade adiacenti, a cominciare da via Girolamo Santacroce, parte alta. Soprattutto nei fine settimana il pedone e, peggio ancora, la madre con passeggino, per passare deve camminare in strada per oltrepassando le auto. D’altra parte, nel corso degli anni, sono stati divelti tutti gli alberi della via, che facevano da naturali dissuasori agli automobilisti senza scrupoli. C’è quindi grande urgenza, e forte necessità, di permettere la costruzione di questi tre piani di box in una piazza da cui si diramano grandi arterie sempre trafficate, che portano a piazza Vanvitelli, piazza Immacolata, la Cesarea. «Siamo in ritardo sui lavori e il Comune, una ventina di giorni fa, ci ha chiesto un milione di euro di risarcimento. Noi però abbiamo presentato una memoria in cui abbiamo sottolineato come il tempo perso sia stato dovuto ai numerosi ricorsi giudiziari, e quindi ci siamo dovuti fermare» dice Elia Gullo, socio della cooperativa. «Adesso stiamo lavorando per addivenire a un accordo perché siamo convinti che l’interesse comune sia risolvere la situazione, non continuare a bloccarla». La cooperativa dunque, passata la bufera dei ricorsi, sta per accordarsi con una nuova ditta per i lavori, ma il problema è che, non avendo venduto ancora un box, è senza fondi e, per questo, la nuova ditta dovrebbe farsi carico anche delle prime spese iniziali. Così la ripartenza dei lavori non è molto semplice. «D’altra parte se il Comune dovesse insistere a puntare i piedi, saremmo noi a questo punto a dover portare avanti diversi ricorsi», dice Gullo.
Insomma si perderebbe altro tempo e il cantiere rimarrebbe lì dov’è, dove, ad oggi, ospita solo qualche grata di ferro abbandonata e un campetto in erba buono neanche per giocare a pallone, visto che è pieno di buche.
Dal momento in cui si troverà un accordo con il Comune, ci vorranno circa due anni per completare i lavori, anche perché sono state già costruite e pagate le opere nel sottosuolo, come le nuove fogne. I box previsti sono 153, distribuiti su tre piani, con un valore medio intorno ai sessantamila euro. Poi ci sono box doppi e stalli, e il valore varia anche da piano a piano. «Però sono box pertinenziali, quindi si potrà recuperare fiscalmente il 50% della spesa, in dieci anni» conclude Gullo.
Ugo Cundari
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