I Vomeresi e l’arte dell’arrangiarsi
– A cura di Rita Sparano –
Alla luce della generale crisi economica, i napoletani tirano fuori la loro secolare fantasia per improvvisare nuovi mestieri o per inventarne di nuovi, facendosi promotori della napoletanissima ‘arte dell’arrangiarsi’, che in caso di necessità, come quella che viviamo, può sempre tornare utile per aiutarci ad arrotondare.
Ed è per questo che non ci lascia stupiti vedere rispuntare in ogni parte della città mestieri scomparsi anni fa, come il riparatore di ombrelli rotti, o di vederne nascere di nuovi, alcuni dei quali davvero insoliti, come l’originale trovata a piazza Bellini di un venditore ambulante che, collegando un computer e due maxischermi a un generatore di elettricità, vendeva ai ragazzi partite di videogame, i cui costi variavano a seconda del gioco che si sceglieva. Sorprende vedere sino a che punto porta la necessità, come nel caso del ‘portagiornali’, di cui esistono addirittura due versioni: c’è chi va alla ricerca di giornali gratuiti e, dopo averne accumulati abbastanza, li consegna a qualche lettore disposto a dargli la ‘mazzetta’ di ringraziamento, o chi gironzola sui treni fermi in stazione a caccia di giornali già letti ancora in buone condizioni lasciati sui sedili dai passeggeri, per poi consegnarli all’edicola che li rivende a sua volta, dando al suo collaboratore una ‘percentuale di vendita’: pochi spiccioli, sempre meglio di niente. A parte questi lavoretti non proprio redditizi, c’è chi per guadagnare meglio si destreggia tra più attività, come nel caso di Laura ed Enrico, lavoratori instancabili, che portano avanti più attività per passione e, anche, per necessità. Entrambi di mattina vendono oggetti, collane, orecchini e quant’altro da loro ideati, al mercato di Antignano, dove hanno una bancarella fissa, mentre il resto della giornata sono occupati diversamente. “Sono principalmente una designer di gioielli. Di pomeriggio lavoro in uno studio” ci racconta Laura, “mentre la mattina il mio lavoro è questo. Permettersi il fitto di un negozio oggi è un lusso, così preferisco la bancarella. Anch’essa ha dei costi, intendiamoci, ma sono certamente meno elevati. E’ un lavoro a tutti gli effetti, che mi piace perché sono in costante contatto con le persone.” Enrico, invece, si occupa principalmente di antiquariato, oltre ad essere a capo di Thelema, un’associazione di ricerca spirituale. La creatività, oggi, è una qualità immancabile, che consente di reinventarsi continuamente. Lo sa bene Flavia Ragucci, che, dopo essersi diplomata all’istituto d’arte, ha scelto di continuare ad imparare, per essere pronta a fare diversi mestieri. ‘Per noi ragazzi oggi è veramente difficile riuscire a trovare un buon lavoro che ti piaccia, perciò credo che ci sia bisogno di mettersi sempre alla prova, assecondando le proprie inclinazioni. Per questo ho seguito dei corsi di cake design e di cucina, poiché un giorno sogno di aprire un mio locale. Intanto, però, studio all’Accademia delle Belle Arti per approfondire i miei interessi artistici e crescere all’insegna delle mie passioni’. Esempio da seguire, quello di Flavia: iniziativa, inventiva. Non si può dire lo stesso di chi si apposta alle entrate delle metropolitane o alle fermate dei pullman, cercando di farsi dare il biglietto già obliterato da chi non ne ha più bisogno, per poi rivenderlo a prezzo inferiore. L’arte dell’arrangiarsi, però, non consiste solo nell’inventarsi nuovi lavori, ma anche nel creare nuovi modi per spendere meno. C’è chi, ad esempio, preferisce sferruzzare a maglia una borsa piuttosto che andare ad acquistarla, come fa Susy Sparano. ‘Lavorare a maglia è un modo creativo per rilassarsi, facendo qualcosa per sé e per gli altri. Per sé in quanto stimola l’inventiva e aiuta la concentrazione, poiché ci si dedica un po’ di tempo a fare qualcosa che ti piace. Per gli altri perché il frutto del tuo lavoro sarà apprezzato da chi, ad esempio, lo riceve in regalo. Credo valga molto di più una borsa fatta a mano e con amore, di una acquistata in un negozio. E poi, è anche un modo per risparmiare!’.
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.