Sono passati tre mesi da quando i residenti hanno denunciato le intollerabili condizioni in cui versa via Annella di Massimo. Eppure, la stradina è ancora sottoposta al parcheggio selvaggio dei non residenti, i quali non si curano minimamente del fatto che, come esplicitato dal cartello, si tratti di una zona pedonale. Non sembra un problema, per chi si trova a passare di lì, parcheggiare la macchina in uno spazio così ridotto. Non è di certo l’entrata della loro palazzina, e della stessa strada, quella che viene ostruita completamente. I condomini del palazzo in via Annella di Massimo 40 hanno più volte sottoposto la problematica all’attenzione dei vigili, senza però, ottenere alcun risultato tangibile. La questione del parcheggio senza controllo è diventata significativa ben sei mesi fa, quando i lavori di rifacimento della via e di valorizzazione di Borgo Antignano hanno portato all’abbassamento del livello della strada, tramite la rimozione dei marciapiedi. I condomini, molti dei quali affetti da disabilità parziale e totale, sono stati spesso costretti a scavalcare le macchine per fare ingresso alla palazzina. Inutile specificare come l’accesso ad autoambulanze e a camion dei vigili del fuoco sia stato più volte impedito dalla situazione, costringendo gli operatori a parcheggiare in via Gino Doria o a spostare a mano le vetture che sostavano abusivamente.

Non è solo la sosta sregolata il problema dei residenti. Rimuovendo il marciapiede, si sarebbe dovuto procedere anche all’asportazione dei tombini per l’acqua dei vigili del fuoco. Questi, però, sono rimasti lì, in maniera poco sicura per la deambulazione delle persone anziane.

Eppure, ai residenti della zona una soluzione era stata presentata: inoltrando un documento al comando dei vigili urbani, avrebbero ottenuto dei paletti per la strada e una pattuglia in situ dalle ore 14,00 alle ore 3,00. La richiesta è stata subito inviata; peccato che l’intervento promesso non sia stato altrettanto celere.

Chiara Pizi

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