Incontro con Miriam Candurro
Abbiamo incontrato la raggiante e dolcissima Miriam Candurro, al Vomero, sul set de “I bastardi di Pizzofalcone” e le abbiamo fatto alcune domande.
Che personaggio interpreti nella fiction?
“Interpreto Giorgia Romano, la moglie di Francesco Romano detto anche Hulk. E’ un personaggio ricorrente quindi di serie, interpretato da Gennaro Silvestro. Ci tenevo molto a questo ruolo sia perché ho letto tutti i romanzi di Maurizio De Giovanni, sia perché volevo dar voce ad un personaggio che sicuramente, per le proprie caratteristiche, ben si allontana dal mio modo di essere. E’ stata una bella sfida e sono soddisfatta dei risultati”.
Perché ci tenevi ad interpretare il ruolo di Giorgia?
“Perché rappresenta una tipologia di donna diversa da me. Io non potrei mai accettare di stare con un uomo che non mi rispetta. Interpretare ruoli affini alle proprie corde è sicuramente meno complicato. Quando dobbiamo confrontarci invece con personalità lontane dalle nostre, da un punto di vista tecnico, dobbiamo sperimentare nuove strategie. In questo caso il recitato è più impegnativo. Ho dovuto, per me stessa e di conseguenza per calarmi nella parte, creare una motivazione che legasse Giorgia al marito e l’unica che mi poteva sembrare comprensibile ed accettabile poteva essere una storia iniziata in giovane età”.
Si tratta pertanto di una lunga storia travagliata, avrà almeno un lieto fine?
“Beh, chi ha letto il romanzo conosce bene l’avvicendarsi degli eventi nella storia, preferirei però lasciare un po’ di suspense per chi non ne è a conoscenza. Posso solo anticipare che diversamente da quanto si possa credere Giorgia non è una donna che subisce”.
E’ una donna che fa riflettere?
“Sicuramente è una donna che soffre, delusa dalla vita, ma è una donna molto intelligente. Era questo che non riuscivo inizialmente a comprendere. Come cioè una donna potesse scegliere di restare con un uomo così e leggendo il romanzo “ Cuccioli” ho avuto la conferma che la mia intuizione era giusta. E’ una storia triste che fa riflettere”.
Raccontaci un aneddoto particolare accaduto sul set de “I bastardi di Pizzofalcone”….
Molto divertente è stata la scena dello schiaffo. Gennaro Silvestro, che interpreta mio marito, doveva darmi uno schiaffo al mio rientro a casa ed io anziché allontanarmi mi sono avvicinata e lo schiaffo l’ho ricevuto veramente, e l’ho “preso in pieno”. In compenso è stata una bella scena, riuscita bene, da far esclamare “sembra vera” e, vi assicuro, lo è…!
Sei laureata in Lettere classiche alla Federico II. Qual é l’insegnamento più grande che hai ricevuto e che credi tu stia applicando quotidianamente nel tuo mestiere oggi?
“La laurea in Lettere mi è servita perché mi ha aiutato molto e mi aiuta tuttora nella capacità di memorizzazione e nello studio. Per gli esami di latino e greco si devono memorizzare dai 10 ai 12 testi. Oggi posso dire di avere una buona capacità di memorizzazione grazie ai miei studi”.
Buoni attori si nasce o si diventa?
“Io sono stata molto fortunata. Ho fatto un provino e sono stata presa per un ruolo da protagonista per il film “Certi bambini”, però non ho improvvisato, avevo due grandi maestri, Andrea ed Antonio Frazzi, che mi hanno “insegnato il mestiere”, le regole di base. Una base di talento vi deve essere comunque, ma poi occorre lo studio e l’essere coadiuvati da persone competenti”.
L’errore da non commettere mai in questo lavoro, secondo te…
“Quello di credere di essere arrivati. Affidarsi al regista, ascoltare i suoi consigli su come meglio interpretare le scene. Bisogna anche essere pronti nel cambiare una scena se la situazione lo richiede”.
A tal fine ritieni di essere cambiata in questi anni come attrice?
“Si, alcune scene girate anni fa, oggi le rifarei diversamente. Essere madre mi ha permesso di ampliare i miei orizzonti. Ho una sensibilità diversa, una sfumatura di emozioni che magari anni fa non avevo ancora maturato. Il mio modo di lavorare è cambiato tantissimo. Se potessi, oggi interpreterei Lucia di Capri in tutt’altro modo. Quando interpreti un personaggio vi è anche una certa sincronia tra quello che sei in quel momento della tua vita, quello che senti e quello che devi realizzare sulla scena”.
La tua città natale è Napoli, qual è oggi il tuo rapporto con la città?
“Io adoro la mia città in maniera assoluta, quei pochi anni in cui mi sono allontanata ne ho sentito la mancanza. Di Napoli non cambierei nulla, vorrei solo che i napoletani capissero che dobbiamo partecipare attivamente alla cura ed al mantenimento del nostro patrimonio. Spesso però siamo noi cittadini che la rendiamo invivibile, dovremmo impegnarci di più ma io sono fiduciosa, i napoletani sono un popolo meraviglioso, unico nel suo genere”.
Ritieni che la città di Napoli ne esca positivamente dalla descrizione nel romanzo benché si parli di corruzione?
Nella fiction I bastardi di Pizzofalcone, Napoli è un meraviglioso sfondo. Alcune problematiche che vengono affrontate e che emergono esistono ovunque purtroppo. Napoli è il cuore pulsante di questa fiction e ne emerge un popolo napoletano che lotta per il bene comune. Questi poliziotti sono dei bastardi nel senso che hanno dei lati negativi ma messi insieme diventano una forza. Il principio che dovrebbe caratterizzarci è proprio questo, quello di combattere per le cause in cui crediamo”.
Svelaci qualcosa di te, il tuo lato folle magari…
“Amo i film splatter, adoro l’universo cinematografico legato a fatti atroci. Tutta la mia dolcezza evidentemente ha bisogno di una compensazione. Fino all’età di 11 anni piangevo ed ero terrorizzata dai film horror, oggi invece li adoro”.
Ritieni che oggi il pubblico abbia esigenze diverse rispetto ad una volta? E che di conseguenza le sceneggiature si stiano adattando?
“Il prodotto cinematografico e televisivo si sta adattando un po’ troppo alle esigenze del pubblico, servirebbe uno scossone. Il pubblico si sta abituando perché si fanno sempre meno prodotti di qualità invece andrebbe educato. Bisognerebbe scommettere su progetti differenti che hanno un background culturale, di spessore”.
Quando ti vedremo sullo schermo?
“La serie Rai, I bastardi di Pizzofalcone inizia in autunno inoltrato mentre mi vedrete al cinema in una commedia di Edoardo de Angelis “Vieni a vivere a Napoli” ad ottobre. Interpreterò una cantante neomelodica, un personaggio borderline, non vi svelo il resto ma vi assicuro c’è da divertirsi”.
ANTONELLA GUARINO
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.