Tutto il mondo piange la scomparsa di Kobe Bryant, morto insieme alla figlia tredicenne Gianna e altre sette persone in un incidente con l’elicottero domenica 26 gennaio. Dopo una carriera ventennale con i Los Angeles Lakers, a 42 anni la star dell’NBA stava continuando la sua carriera nel basket come allenatore della squadra di Gianna, astro nascente di questo sport. A piangere la morte di Kobe Bryant sono gli amici e i fan di tutto il mondo: da Philadelphia,  all’Italia, dove Kobe ha trascorso l’infanzia dai 6 ai 13 anni al seguito del padre – anche lui giocatore professionista – spostandosi tra Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia;  da Los Angeles alle Filippine sono tanti gli artisti che hanno reso omaggio alla sua memoria e a Napoli, nel campo di basket di via Montedonzelli pochi giorni dopo la morte del campione, è comparso il bellissimo murales di Jorit commisionato da Nick Ansom, un americano appassionato di basket e di Napoli, dell’Associazione Veniche Beach, che ritrae Kobe Bryant di profilo con la maglia di ordinanza dei Lakers.
Il parco purtroppo non è agibile e si attende adesso l’autorizzazione del Comune di Napoli
Red

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