La Partenope porta il rugby nel cuore di Napoli
La storica società gestirà lo stadio Albricci
“Sport, iniziative sociali e rapporto con le scuole per il rilancio del territorio”
La Partenope Rugby ha finalmente trovato casa. I vertici della storica polisportiva napoletana hanno firmato, insieme a Federazione e Militari, il contratto di co-uso dello Stadio Albricci all’Arenaccia. La sinergia consentirà all’associazione di dare continuità al progetto tecnico nel prossimo decennio, usufruendo dell’impianto a tempo pieno con tutte le numerose squadre senior e giovanili. Adesso l’obiettivo diventa rafforzare il rapporto con il territorio, lavorando a tappeto soprattutto con le scuole. Per questo, la Partenope ha organizzato un flash mob in piazza Nazionale, a poche decine di metri dall’Albricci. L’evento era finalizzato a “contaminare” la cittadinanza del quartiere con l’entusiasmo e la voglia di praticare sport in allegria. In piazza tutta la squadra biancazzurra. “In questo modo, abbiamo radicato la nostra presenza nel cuore di Napoli, tra l’Arenaccia e Poggioreale, consolidando le collaborazioni che da anni sono in corso con numerose scuole della municipalità”, dice Dario Calapai, consigliere della Polisportiva Partenope. Piazza Nazionale è stata teatro della drammatica sparatoria che coinvolse la piccola Noemi: “Noi in quella stessa piazza abbiamo portato lo sport e i suoi valori, coinvolgendo tanti bambini nei nostri giochi”.
Il progetto Partenope ha numeri importanti, la società partecipa quest’anno a tutti i campionati: dal mini rugby alle giovanili maschili e femminili, dai veterani alla prima squadra che milita nel campionato di serie B. Edgardo Palazzi, dirigente della Partenope Rugby, scuola Sannazaro, racconta: “Il nostro obiettivo è mantenere la categoria con la prima squadra e consolidare il lavoro che si sta facendo alla base con le categorie giovanili”. In questo senso, afferma Palazzi, l’Albricci è “una polveriera di talento. Abbiamo decine di ragazzi e ragazze che potranno fare ottime cose. Come sempre uniamo l’aspetto sportivo a quello sociale: dunque prima l’impegno a portare i ragazzi in campo, a dargli le regole che uno sport come il rugby insegna a prescindere, basta praticarlo per alcune settimane. Poi vengono i risultati. Mi fa piacere ricordare che quest’anno disputeremo tutte le categorie giovanili sia maschili che femminili, dall’under 18 a scendere fino all’under 6. La domanda di sport è enorme in un territorio molto popoloso”. Sempre a proposito di iniziative per il territorio, l’ultima in ordine cronologico messa in atto dalla Partenope riguarda la costruzione del “Barrafield”, il campo da rugby realizzato dal club nel cuore di Napoli Est, in occasione della presentazione del neo-costituito Istituto Comprensivo Madre Claudia Russo – Solimena. “Un ringraziamento alla dirigente Rosa Seccia per credere in questo percorso formativo made in Partenope”, dicono i dirigenti. Il campo è stato costruito proprio all’interno della scuola.
La Partenope è molto attiva anche in iniziative fuori dal territorio. Spesso i ragazzi sono ospiti di club inglesi e francesi per scambi anche culturali, una sorta di Erasmus del rugby che ha portato i napoletani in molte città di tutta Europa. Peccato che abbia dovuto abbandonare il suo storico campo di gioco dove conquistò anche due epici scudetti: lo Stadio Collana…
Marco Caiazzo
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