Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il giorno che l’associazione Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie,  ha scelto per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie; una data simbolo come auspicio di rinascita. Un evento celebrativo e di memoria istituito nel 1996 e ripetuto ogni anno in diverse città d’Italia. Quest’anno l’iniziativa si è svolta a Bologna. A Napoli, che ospitò l’evento nel 2009, si sono svolti una serie di incontri di avvicinamento e preparazione alla giornata nonchè  di sensibilizzazione.  Al Vomero, in particolare, nella settimana della legalità, gli incontri rivolti ai giovani studenti si sono svolti al Liceo Galileo Galilei, il 16 marzo  e alla Scuola elementare  Maurizio De Vito Piscicelli il 18 marzo. Qui, complice la bella giornata, l’incontro si è svolto all’aperto ed ha registrato gli interventi di Alessandra Clemente, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli e di Angela Cortese consigliere regionale e Presidente della Commissione d’Inchiesta Anticamorra, che è intervenuta anche al Liceo Galileo ed ha riferito solo pochi giorni fa a Roma  alla Commissione parlamentare Antimafia sul tema : Il contrasto alle mafie nella dimensione nazionale, regionale e locale. Il tema della lotta alla Camorra  è di grande attualità, specie dopo l’intervento di Papa Bergoglio a Scampia, che ha definito la Camorra come un male che “ Spuzza” e che ruba la dignità dell’uomo. Il problema della lotta alla Camorra, in particolare è sotto la luce  dei riflettori, dal momento, che, a quanto affermato dalla Consigliera Angela Cortese “le tre leggi promulgate in Campania sono ancora inapplicate in materia di contrasto alla criminalità. La prima è quella contro l’usura e il racket: dei tre sportelli previsti per accogliere le denunce, sostiene Angela Cortese, ne è stato aperto soltanto uno e il fondo a sostegno delle vittime non è stato mai finanziato. Inoltre il provvedimento che istituiva i Sistemi Integrati di Sicurezza, la conferenza regionale dei servizi con i prefetti e gli enti locali non è mai stata convocata e le Province e i Comuni capoluogo non si sono ancora dotati di commissioni antimafia, come invece hanno già fatto Milano e Reggio Calabria”.

Stefania Bertucci

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