Spari, bombe e rapine: è allarme Vomorra
Spari di notte, una bomba ritrovata davanti ad una banca ed una rapina in farmacia. Sono i casi più eclatanti di una escalation di episodi criminali accaduti nei quartieri Vomero e Arenella nel mese di novembre. Fatti che hanno portato ad un’immediata risposta da parte delle forze dell’ordine, che sono tornate a far sentire in maniera più massiccia la loro presenza nel territorio della zona collinare di Napoli, con posti di blocco e controlli a tappeto. E non solo nelle strade principali del quartiere Vomero. Un quartiere i cui residenti appaiono, ora, preoccupati dal momento che mai prima d’ora si era avvertita una tale continuità di episodi malavitosi degni della cronaca dei giornali. Inoltre, stando alle indagini in corso delle forze dell’ordine, il territorio vomerese potrebbe essere finito nel mirino dei clan di altre zone della città, come quelli del Rione Sanità, a cui farebbe gola avere “il controllo” in un’area in cui la malavita organizzata può battere cassa con il racket e con il riciclaggio di denaro sporco attraverso l’apertura di nuove attività commerciali. La situazione è ancora tutta da decifrare, si spera che le ipotesi più gravi siano errate ma intanto è bene tenere alta l’attenzione sugli episodi accaduti a novembre sui quali si è espresso con preoccupazione anche il sindaco Luigi De Magistris. Negli uffici di via Morghen, sede della V Municipalità, si è svolto un Consiglio straordinario convocato d’urgenza in cui il presidente Mario Coppeto ha sottolineato la gravità di episodi quali gli spari notturni in via Menzinger e via Recco e la bomba ritrovata all’esterno della Deutsche Bank in via Mascagni. “Il momento nei quartieri Vomero e Arenella è molto delicato. Siamo preoccupati, ma non lo diciamo oggi dopo ciò che è avvenuto negli ultimi giorni. La nostra preoccupazione l’abbiamo espressa da sempre”. Così il presidente della V Municipalità di Napoli Mario Coppeto ha aperto il Consiglio straordinario che ha fatto seguito agli allarmi lanciati dalla FAI, dall’associazione Libera e da tante altre associazioni territoriali, che hanno anche organizzato una passeggiata antiracket per le strade del quartiere. Il presidente Coppeto si è detto deluso dal fatto che l’appello alle istituzioni locali alla partecipazione in massa al Consiglio di Municipalità sia rimasto inascoltato. “Questa mattina avvertiamo un sentimento di solitudine – ha detto Coppeto -. Abbiamo invitato tante istituzioni, ma non tutti hanno risposto. Per questo ringrazio le forze dell’ordine per essere qui presenti e per il lavoro che stanno facendo”. Ad aprire il dibattito successivo all’intervento del presidente è stato il consigliere Guido Marone, che ha sottolineato come gli ultimi episodi verificatisi, siano “la dimostrazione di una mancanza di controllo del territorio”. “Non è normale – ha aggiunto Marone – che nel cuore del Vomero di domenica sera si spari indisturbati a vetrine e palazzi”. Della stessa opinione il consigliere Marco Trani per il quale “bisogna garantire la sicurezza ai cittadini e l’esiguità del numero delle forze dell’ordine presenti in strada non consente un adeguato controllo del territorio”. “L’allarme noi lo abbiamo lanciato già due anni fa – ha aggiunto Trani – ma oggi ci ritroviamo qui a parlare delle stesse cose dopo due eventi di tale gravità”. Non è mancato l’intervento del consigliere Marco Gaudini, secondo il quale “l’escalation criminale sul territorio spaventa sia a livello di micro che di macro-criminalità” ed inoltre “il Vomero sta diventando ormai un luogo di aggregazione per tutta la città, sia nel fine settimana che negli altri giorni e questo scenario fa gola sia al criminale piccolo che al grande”. Per il consigliere Antonio Iozzi, invece, vanno operati gli opportuni distinguo tra gli episodi: “Gli spari in via Recco e via Mezinger e la bomba in via Mascagni credo possano appartenere ad una matrice criminale diversa”. “La riflessione da fare è più ampia – ha spiegato Iozzi – visto e considerato che in questo preciso periodo storico grandi tensioni stanno attraversando tutta la città di Napoli, non solo il Vomero e l’Arenella”. Infine, il consigliere Giuseppe Sasso, invece, ha sottolineato che la situazione “è diventata esplosiva ed è ormai talmente fuori controllo che ci impone di chiedere al ministro Alfano l’invio dell’esercito al Vomero”. “Ciò che sta accadendo – ha aggiunto Sasso – mi fa paura prima di tutto da cittadino. Negli ultimi tre mesi la situazione è precipitata. Ormai si fanno rapine anche per pochi spiccioli”.
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