Sud and South al Teatro Diana
A more, passione e tradizioni del Sud sono i temi al centro del concerto-spettacolo in scena al Teatro Diana dal 17 al 20 dicembre 2015. Interpretato da Marisa Laurito, e per la sua stessa regia, “Sud and South – Amici per la pelle… in concerto” è uno spettacolo esilarante che vede protagonista l’attrice napoletana, accompagnata dal cantante Charlie Cannon. “Sud and South” è un ritorno alla tradizione e alle origini del Sud attraverso la musica e le canzoni napoletane, spagnole e sudamericane. Marisa Laurito riprende tra le mani le redini delle sue tradizioni e torna alla canzone napoletana e alla sua Napoli. Ed è lei stessa a raccontarlo.
Come nasce l’idea del concerto-spettacolo “Sud and South”?
“L’idea è nata tantissimi anni fa, quando volevo uno spettacolo da portare in giro per il mondo e per molto tempo. Le radici sono naturalmente in “Novecento Napoletano”, uno spettacolo che ho fatto per tanti anni e sono stata la prima a farne uno del genere. L’ho portato in tanti paesi, come Europa, Argentina, Giappone. “Sud and South” è uno spettacolo più leggero, più semplice, è come entrare in un night club affascinante. Ha suoni e sapori, oltre che napoletani, anche internazionali. In questo spettacolo si cantano i Sud del mondo, non solo quelli napoletani”.
Insieme a lei canterà Charlie Cannon. Cosa l’ha portata a scegliere lui come suo partner?
“Charlie Cannon, ex cantante dei Platters, lo conosco da tanti anni perché ha fatto televisione con me. È un cantante straordinario, un uomo che ha una simpatia, un’umanità e un calore del Sud enormi e sprigiona un forte sentimento del Sud. È un personaggio fantastico con un’energia straripante. L’orchestra è composta da solisti number one che si divertono a fare questo spettacolo. In “Sud and South” si parlerà con ilarità delle differenze tra nord e sud, differenze che aiuteranno a capire e ad avvicinare le due realtà”.
Durante il suo concerto-spettacolo è vero che potrebbe esserci interazione con il pubblico?
“Durante lo spettacolo c’è interazione con il pubblico e, come è successo lo scorso anno, c’è anche la possibilità di far salire sul palcoscenico con me qualche amico in sala o anche di dare spazio a giovani che non hanno palcoscenico e non hanno ancora visibilità. Da me c’è la possibilità di esibirsi e cantare una canzone per farsi conoscere”.
Lei ha scelto di fare l’attrice all’età di otto anni. Com’è avvenuta la scelta della sua professione?
“È avvenuta in modo molto naturale: mi sono guardata allo specchio, giocavo a fare travestimenti in un grande armadio, mi sono sciolta le trecce e mi sono fatta questa pettinatura che porto ancora oggi, e ho deciso di fare l’attrice. Credo fortemente nel karma e in altre vite e penso che sia stato un destino naturale per me. Ho fatto questa scelta perché credo fermamente che questa fosse la strada che dovevo prendere, la strada delle arti. A otto anni ho scelto di fare l’attrice, a sedici ho iniziato a pittare. Mio padre voleva facessi la pittrice ma io non ho voluto. Ho proseguito con la recitazione, ma il destino ha voluto che la pittura tornasse prepotentemente, perciò da non molto tempo sono tornata a dipingere e a fare sculture. Sono felice di questa nuova esplosione di energie in me”.
Lei ha recitato con i grandi del teatro tra cui Eduardo De Filippo. Com’era il suo rapporto con lui? È vero che lo spiava durante le prove?
“Ho iniziato a lavorare con lui e non avrei potuto cominciare meglio, soprattutto per me che non potevo vedere altra carriera possibile per la mia vita. Cominciare con lui è stato cominciare con il piede giusto e ben saldato a terra. L’impronta è stata determinante. La leggenda che spiavo le sue prove è vera e per fortuna che non se ne sono mai accorti. Per noi giovani vederlo era il massimo”.
Ha detto che non voleva nascere in nessun’altra città. Qual è oggi il suo rapporto con Napoli? Vede che la città è cambiata negli ultimi anni?
“Adesso purtroppo il rapporto con Napoli è di lontananza e di piacere quando vengo, perché è una città che amo molto. Quando vengo a Napoli per me non è solo per lavoro. Io sono nata in una Napoli meravigliosa, da cartolina, con napoletani divertenti, pieni di vita e di creatività. Anche oggi so che c’è tutto questo ma è un po’ oscurato da brutte storie che si vivono, che però non sono da addebitare ai napoletani in quanto tali. Questa terra mi ha regalato la voglia di esprimermi, i tempi comici e della tragicommedia”.
Tra teatro, televisione, cinema e ora anche pittura, dov’è che si sente maggiormente se stessa?
“Il teatro è la mia casa, non mi ha mai tradito. La televisione mi ha invece tradito perché è diventata come io non amo. È diventata hard, trash e per questo mi sono sentita tradita. La pittura è un’altra storia bellissima, dove c’è un profondo incontro con se stessi”.
Che messaggio vuole lasciare ai nostri lettori?
“Consiglio ai lettori di non perdere questo spettacolo, perché si passano due ore divertenti e in compagnia. In qualunque teatro siamo stati abbiamo ricevuto grandi applausi. Quest’anno la tournée si concluderà in Canada, al Rama Theatre, dove farò lo spettacolo accogliendo come guest star un grande tenore, che probabilmente verrà anche a farmi visita a Napoli. Uno spettacolo da non perdere”.
CLAUDIA BUONFANTI
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