LORENZO RUGGIERO PORTA DIABOLIK AL VOMERO
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In un anno da dimenticare, con la pandemia che ha chiuso in casa, per lunghi periodi, gran parte della popolazione, il mondo dell’intrattenimento ha provato, sgomitando, a fare la sua parte, a svolgere un ruolo di compagnia e di distrazione. Così i colossi televisivi, con le loro offerte on demand in streaming, ma anche il mondo dei videogames, sono riusciti ad attutire, almeno in parte, una “reclusione forzata”. Anche la lettura ha riconquistato spazio e offerto ore di svago. Dai libri ai giornali, per arrivare al mondo del fumetto. Così alcuni degli eroi più noti della nona arte sono tornati sugli scaffali delle librerie e sui comodini, anche dei più piccini. Un’offerta tanto vasta che l’Italia da sempre contribuisce ad arricchire. Ecco, così, dominare la scena Diabolik, Tex o Topolino. E proprio Diabolik, protagonista di un film che doveva uscire nelle sale nel periodo natalizio, ma la cui proiezione è stata rinviata in primavera, Covid-19 permettendo, è protagonista del poster del quale Vomero Magazine ha voluto omaggiare i suoi lettori. Un personaggio mitico, di rottura, che non ha praticamente mai visto calare la sua popolarità. Le matite sono di Lorenzo Ruggiero, prestato alla Astorina (casa editrice di Diabolik) dal mondo dei supereroi Marvel e DC, per un’occasione speciale. Proprio la storica casa editrice, fondata dalle sorelle Giussani, ha accolto con entusiasmo la nostra iniziativa che ha portato il ladro in maschera sulla collina del Vomero. Si affaccia, infatti, alle spalle della Certosa di San Martino, insieme alla sua compagna Eva Kant, dando uno sguardo sulla città dove si sviluppa un inseguimento della polizia alla celebre Jaguar nera di Diabolik, in piena Piazza Plebiscito. “Diabolik, Eva Kant, il pugnale, la Jaguar E-type inseguita dalla polizia. Sembra incredibile come miscelando variamente questi quattro elementi siano state raccontate, nell’arco di sessant’anni, quasi novecento avventure” così Mario Gomboli, attuale direttore della casa editrice milanese, descrive la longevità dell’eroe nero nato nel 1962. “Lavorare per Diabolik per un disegnatore di fumetti è come guidare una Ferrari per un pilota di Formula 1 o allenare la nazionale di calcio – racconta Lorenzo Ruggiero -. È un lavoro impegnativo e gratificante che, però, comporta molte responsabilità perché è un personaggio noto non solo ai lettori di fumetti, ma ad una platea molto ampia”. Si tratta di un personaggio con uno stretto legame con il territorio italiano, non ha caso è stato utilizzato anche per tante attività promozionali nel corso degli anni. Ora l’uscita del film, che peraltro godrà della colonna sonora realizzata da Manuel Agnelli, fresco giudice di X-Factor, ne rinverdisce i fasti. I Manetti Bros alla regia ne hanno mantenuto l’atmosfera e le caratteristiche principali, anche grazie ad un cast di tutto rispetto. Difficile portare un’icona dei fumetti su pellicola senza rischiare di scontentare qualcuno, come impegnativo è anche disegnarlo. “Non è facile disegnarli perché bisogna rispettare la storia del personaggio dal punto di vista estetico e narrativo – prosegue Ruggiero -. È radicato nell’immaginario collettivo anche se è stato reinterpretato più volte, per disegnarlo ci vuole uno studio specifico. Per fortuna, da appassionato, ho una collezione vasta di Diabolik che mi ha permesso di conoscere bene l’evoluzione del personaggio.” Alcuni elementi grafici sono iconografici dagli occhi di Diabolik al volto di Eva Kant. “Una bellezza alla Grace Kelly, molto forte – chiude Ruggiero -. È stato il primo personaggio femminile con quelle caratteristiche, non si tratta di Minnie e Paperina. Eva Kant non è una spalla, ma una sorta di cooprotagonista”. Non ci resta che attendere il finale dell’inseguimento.
Giuseppe Porcelli
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