Collana, corsa contro il tempo
Il Coni: “Questo impianto è un tesoro da non disperdere”
Cancelli sbarrati dopo l’Universiade 2019: occorre completare la seconda fase di lavori
Stadio Collana, cancelli ancora blindati. Trascorsa l’Universiade, nel corso della quale l’impianto collinare ha ospitato gli allenamenti dei lanciatori (peso, giavellotto, martello e disco), è tornato il buio. “Colpa” di lavori ancora da completare e che spettano, come nella fase precedente, a due enti: l’Aru, Agenzia regionale Universiade per conto della Regione Campania, che ricordiamo è proprietaria della struttura, e Giano in qualità di associazione aggiudicataria del bando di gestione per i prossimi quindici anni. Difficile ipotizzare una tempistica, ma molto probabilmente per riaprire si dovrà attendere la fine di novembre. Gianluca Basile, direttore generale Aru e commissario straordinario per l’Universiade di Napoli 2019, precisa: “Abbiamo in programma il proseguimento dei lavori lato piscina e nella tribuna lato Vico Acitillo, e il rifacimento delle torri faro. Abbiamo previsto tre appalti nel livello 2 della programmazione dei lavori: terminata una prima fase si potrà, per conto nostro, aprire l’impianto perché campo e pista saranno terminati e la piscina, che prevede tempi più lunghi, andrà per conto suo”. Il resto compete a Giano: “Credo che con il completo rifacimento degli spogliatoi (che è toccato, secondo gli accordi, al privato) si potrà aprire, così come d’altronde è stato durante l’Universiade, anche se per un periodo limitato di tempo”, spiega Basile. “I privati penseranno anche alle palestre su via Ribera e alla tribuna su piazza Quattro Giornate. I tempi? Non dipendono da noi, credo che per fine settembre Aru avrà completato la sua parte. Il resto, ripeto, compete a Giano, dico solo che sarebbe un peccato non rivedere in tempi brevi lo stesso Collana al quale eravamo abituati. Spero che si possa dare ai cittadini la possibilità di fare calcio, atletica e tutti gli altri sport. Quello che posso aggiungere è che per l’Universiade non abbiamo realizzato impianti nuovi, ma riqualificato quelli esistenti. Ecco, oggi la sfida è migliorare la gestione di quelle stesse strutture”.
Da Giano, l’architetto Paolo Pagliara sceglie la strada del silenzio, facendo però sapere che i lavori non si sono fermati neppure durante l’estate. L’amministratore di Giano, Gennaro Ferrara, ha invece spiegato che “l’impegno della nostra società è stato pienamente rispettato: dovevamo fare gli spogliatoi per l’Universiade e l’abbiamo fatto. Ora andremo avanti, come da contratto con la Regione. Abbiamo anche chiuso i primi contratti con le associazioni sportive per il futuro”.
Si dice fiducioso pure Sergio Roncelli, presidente Coni Campania: “Attendiamo che le due parti in causa completino i lavori. Spero che, a questo punto, il lavori vengano fatti quanto prima perché ulteriori ritardi sarebbero pesanti per il destino del Collana. Abbiamo avuto vari colloqui con Giano e con la Regione Campania. A Giano abbiamo chiesto determinate garanzie, questo è un tesoro troppo importante per essere disperso. Si tratta di un’occasione per rilanciare il Collana e – perché no – creare un nuovo modello di gestione. L’auspicio è che si risolva tutto presto. Da parte mia, posso dire che il Coni Campania farà di tutto perché vengano tutelate le società che già c’erano. Faremo da intermediari perché chi ha lavorato nei decenni scorsi ha fatto la storia del Collana, permettendo a migliaia di persone di praticare una trentina di sport diversi. Il Coni, insomma, continuerà a vigilare”.
Più preoccupato, invece, Davide Tizzano, capo dello sport alla recente Universiade: “Il Collana? Non credo si farà mai più l’atletica lì, perché la società Giano, che lo prende in gestione, sembra abbia intenzione di fare una scuola calcio a pagamento e basta. Questo – ha spiegato Tizzano nel corso di un incontro con la stampa -, sarà un problema per il quartiere che si trova privato di un impianto polifunzionale. Ma questo riguarda chi ha autorizzato che un privato si appropriasse di un bene pubblico, una cosa grave”.
Da registrare, infine, il sit-in organizzato lo scorso luglio dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e dal consigliere del Sole che Ride alla V Municipalità, Rino Nasti: “Chiediamo l’immediata apertura al pubblico della pista d’atletica, operativa e fruibile”.
Marco Caiazzo
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