Aria di leggende per le strade del Vomero
“Fare scuola fuori dalla scuola”
A cosa la scuola debba votarsi, quale sia la sua effettiva vocazione educativa, quali le reali aspettative da parte della nostra ‘società in trasformazione’, non sembra essere un paradigma facilmente stigmatizzabile.
E quindi, nel dubbio, alla scuola viene richiesto di essere tecnologica, ma anche attenta ai turbamenti degli adolescenti: all’occorrenza di nutrire affettivamente gli studenti, di educare (ma non di ‘istruire’, come ha consigliato il filosofo Galimberti in un’intervista che recentemente ha spopolato su facebook) e soprattutto di supportare gli alunni con eventuali dotazioni valoriali, laddove le famiglie appaiano disorientate in tema di rispetto ed interiorizzazione delle regole. Già tutto ciò potrebbe essere sufficiente a stressare docenti notoriamente alle prese con PTOF stracolmi di progetti variegati in quantità e qualità. Per questo, si resta sempre stupiti, oltre che ammirati, quando si approcciano progettualità che raccontano passioni ed una rara capacità di ‘fare scuola, fuori dalla scuola’: ‘Leggend…aria’ è, appunto, tutto ciò. Dietro a “Leggend…aria” troviamo l’entusiasmo e la professionalità dei membri dell’Associazione culturale Alberto Mario Moriconi ed una squadra rigorosamente femminile capeggiata da Bernardina Moriconi (direttore artistico), Vania Piscopo (responsabile organizzazione eventi), Concetta Scocozza, Marcella Famà, Piera Salerno (che si occupano del coordinamento), Francesca Saveria Cimmino (responsabile della comunicazione) e Fabiana Fiengo (responsabile grafica). Tenacemente unite dall’intento di “realizzare letture partecipate e condivise che coinvolgano nel ruolo di lettori improvvisati anche i passanti, ma soprattutto personalità del mondo artistico/culturale che, in qualità di “lettori eccellenti” si affiancano agli studenti e partecipano al reading che conclude la Giornata tra aprile e maggio”.
La parola a Bernardina Moriconi, direttore artistico del progetto, a cui abbiamo chiesto la genesi di tale iniziativa culturale.
Il progetto nasce quattro anni fa, in seguito alla chiusura delle due storiche librerie vomeresi. Nacque così la prima Giornata leggend…aria. Poi la manifestazione si è consolidata e anche i numeri sono aumentati: ora nell’organizzazione si è inserita la neonata Associazione Culturale “Alberto Mario Moriconi”, le scuole sono diventate dodici, e i nostri partner sono (oltre al Comune e alla Municipalità Vomero- Arenella) l’Università Federico II, l’Accademia di Belle Arti, la Scuola Italiana di Comix, Napoli Città Libro, il Teatro Diana, le librerie del Vomero (iocisto, Mooks e Raffaello), l’Associazione Culturale Il Clubino, e, da quest’anno, avremo anche la collaborazione del Giffoni Film Festival con la presenza del Direttore, Claudio Gubitosi.
Quali le reazioni del ‘pubblico’ in strada, che interagisce con voi?
Ho capito che la manifestazione aveva una sua ragion d’essere quando ho visto un ragazzino del Sannazaro che fermava una coppia matura, chiedendo se poteva leggere loro una poesia.
All’inizio i due apparirono quasi infastiditi ma poi hanno iniziato a rilassarsi ed hanno chiesto al ragazzo se poteva leggerne altre. Ecco questo è il senso. Per questo, dallo scorso anno ci siamo inventati le figure degli “Istigatori alla lettura”, ragazzi che girano per le vie fermando passanti e invitandoli a leggere brevi testi, che loro stessi estraggono da un contenitore. E in genere la perplessità del pubblico è solo iniziale, poi si fanno coinvolgere piacevolmente dal gioco letterario.
Il progetto è ormai alla quarta edizione: quali sono le maggiori criticità da gestire?
La prima è la totale mancanza di contributi: non avere alcun finanziamento né pubblico né privato di fatto ci impedisce di far crescere, come dovrebbe, la manifestazione.
Altro elemento negativo è stata la scarsa attenzione che i media spesso dedicano a questo che è l’unico evento, che coinvolge in un progetto di lettura attiva centinaia di studenti anche di quartieri in cui l’evasione scolastica è ancora forte.
Si parla tanto di importanza delle lettura e di come il sud sia fanalino di coda anche -nel numero di libri letti, ma pochi si occupano di una manifestazione che impegna ogni anno oltre 800 ragazzi nella lettura di testi e nella realizzazione di lavori originali su di essi, ma soprattutto ad acquisire una consuetudine diversa, fuori dagli schemi e dagli obblighi scolastici, con libri e scrittori.
Gianpaola Costabile
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