Colazione: latte si o no?
di Simona Cavallaro dietista
Quando si pensa alla colazione il primo alimento che ci viene in mente è il latte. È un prodotto al quale siamo molto legati perché rappresenta il primo nutrimento assaporato dai primissimi istanti di vita. Il latte materno è fondamentale per la crescita del bambino perché contiene grassi, proteine, zuccheri e sali minerali in proporzioni adeguate alle necessità del lattante. Sappiamo che i bisogni nutritivi variano durante la crescita ed è per questo che l’alimentazione da seguire non può essere sempre uguale. Per esempio, in tenera età il fabbisogno di calcio è decisamente maggiore rispetto all’età adulta (fatta eccezione di stati fisiologici particolari come gravidanza e menopausa), perché il bambino ha bisogno di sviluppare al meglio il suo sistema scheletrico. Il latte però non è l’unica fonte di calcio: molti altri alimenti come l’intera categoria dei formaggi, ma anche agretti, cicoria, spinaci, ceci, fagioli, muesli, calamari e gamberi ne contengono una buona quantità. Nel mondo esistono molte popolazioni in cui il consumo di latte, formaggi e latticini e quasi nullo senza nessuna conseguenza sul naturale sviluppo dei bambini. Questo significa che il latte è un alimento importante ma non è indispensabile. Al mattino, durante la colazione, può essere sostituito da una spremuta d’arancia oppure da una macedonia di frutta di stagione. E per quelli che non vogliono farne a meno il consiglio è di sceglierlo sempre scremato.
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