Itaca: la fontana della discordia
Rimossa per il restauro sarà sostituita da fioriere
È stata oggetto di mille discussioni. Bella o brutta? Il posto è giusto? È sporca? Non funziona? Tutto si può dire tranne che non abbia fatto parlare di sé, e tanto. Oggi, alla soglia del compimento del suo ventesimo anno di età, la fontana Itaca di Ernesto Tatafiore, simbolo controverso di via Scarlatti, saluta e se ne va, almeno per il momento. Era, infatti, stata collocata nel mezzo della strada dello shopping, nel 1999. Saluta per un restauro e per riconquistare almeno un aspetto decoroso attraverso un intervento di manutenzione, che nulla ha a che vedere con la bellezza dell’opera che, come tutte le opere d’arte, è oggetto di apprezzamenti e critiche.
Un ripristino di decenza di una fontana che aveva perso la sua funzione da tempo a causa della mancanza del riciclo d’acqua e spesso finiva con l’essere adibita ad una sorta di pattumiera a cielo aperto. L’intervento era ormai improcrastinabile, la situazione che si era creata era, infatti, insostenibile e offensiva per tutti, cittadini e artista.
Gli interventi riguarderanno in particolare gli impianti idrici ed elettrici di Itaca che temporaneamente sarà sostituita da fioriere decorative.
Così, quasi in silenzio e con una inusuale efficienza e rapidità, la fontana non è più a via Scarlatti. Talmente in silenzio che nemmeno lo stesso Tatafiore era stato informato, probabilmente per un errore o un ritardo di comunicazione, ma il restauro dovrebbe comunque avvenire sotto la sua supervisione e il controllo della soprintendenza.
Cristiano De Biase
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