La distorsione: diagnosi e terapia
La distorsione è quel trauma che colpisce un’articolazione provocando una lesione a danno dei tessuti molli. E’ un movimento brusco, innaturale e/o eccessivo o un trauma diretto, che fa superare il normale raggio d’azione dell’articolazione, ma che non comporta spostamenti delle superfici articolari, così come avviene, invece, per le lussazioni. E’ un evento che capita spesso nella pratica sportiva, ma non solo. I fattori di rischio sono i traumi violenti, la stanchezza ed un ridotto tono muscolare.
In base alla sua entità ed alla gravità del danno prodotto, possiamo avere:
Distorsione di primo grado.
Comunemente detta storta, quando il brusco movimento produce solo una eccessiva estensione dei legamenti con lacerazioni limitate a solo piccolissime porzioni di fasce fibrose.
Distorsione di secondo grado.
Se l’estensione dei legamenti è tale da indurne parziale lacerazione
Distorsione di terzo grado.
Se si ha la completa lacerazione.
Sintomi della distorsione
1) Per le distorsioni lievi: Dolore, gonfiore e/o tumefazione. Difficoltà di movimento e contrattura dei muscoli, edema.
2) Per distorsioni gravi:
Dolore persistente e severo.
Tumefazione imponente. Edema vistoso. Comparsa di ecchimosi e/o ematoma violaceo dato dal versamento ematico in seguito alla lacerazione dei tessuti. Movimenti articolari più ampi della norma dovuti alla compromissione dei legamenti.
Diagnosi della distorsione.
Analisi di sintomi e segni. Il medico farà effettuare gli esami diagnostici per immagini che riterrà, (ecografia, RX, TAC, RMN) per valutare il danno ed escludere eventuali fratture ossee e consiglierà il trattamento più adatto.
Terapia della distorsione per le distorsioni lievi o storte:Borsa di ghiaccio e/o impacchi di acqua gelata per ridurre l’infiammazione, fasciatura compressiva (meglio se fatta da un medico) per ridurre il gonfiore, riposo. Antinfiammatori non steroidei.
Per le distorsioni gravi: Tutto come precedentemente descritto ed in più eventuali altre indicazioni mediche e trattamenti che possono comprendere: uso di speciali tutori, stecche, docce gessate e nei casi gravi anche l’intervento chirurgico quando le condizioni legamentose potrebbero portare ad una instabilità permanente o alla nascita di complicazioni secondarie.
Riabilitazione.
Consisterà in esercizi per rinforzare la muscolatura e recuperare l’articolarità. Utile associare mezzi fisici quali laser, ultrasuoni, magnetoterapia. Nei prossimi 2 numeri Vi dirò sulle piu frequenti, quelle dell’arto inferiore, distorsione di caviglia e di ginocchio.
Angelica Nappi – Fisioterapista
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