Luca De Filippo in “Sogno di una notte di mezza sbornia” al Teatro Diana
di Claudia Buonfanti-
Sogni, superstizione e numeri al lotto. Questi i temi centrali di una commedia imperdibile. Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, porta in scena una delle più esilaranti opere della storia teatrale. Un misto tra realtà e scaramanzia, tra razionalità e credenze popolari. “Sogno di una notte di mezza sbornia” è una commedia di Eduardo De Filippo del 1936, riadattata liberamente da una commedia di Athos Setti. In questa opera teatrale vengono messe in risalto tutte le caratteristiche del popolo napoletano e tutte le sue sfaccettature. In scena si portano le difficoltà quotidiane di un vivere tra disagi economici e improvvise ricchezze, tra lo scetticismo e la superstizione, tra persone davvero amiche e quelle che sono amiche solo per interesse. Nella commedia di Eduardo si vede Napoli in ogni sua forma. Si affondano le radici nella tradizione partenopea, mostrando però personaggi che assumono tratti universali nella loro semplicità, nella preoccupazione della povertà e dei rapporti familiari. “Sogno di una notte di mezza sbornia” è la storia di Pasquale Grifone che vive in un basso con la sua famiglia. Lo si conosce per il suo vizio di bere e, proprio in una di queste notti in cui ha alzato un po’ il gomito, gli si presenta in sogno Dante Alighieri. Quest’ultimo gli suggerisce quattro numeri da giocare al lotto, avvertendolo però che questi numeri rappresentano anche la data e l’ora della sua morte. Scettico e parecchio impaurito, Pasquale decide di giocare i numeri, finendo col vincere una grossa somma di denaro. Da quel momento in poi la sua famiglia, inizialmente preoccupata per l’annuncio della morte imminente di Pasquale, comincia a concentrarsi di più sulla nuova vita da ricchi, che sull’angoscia per la tragica sentenza lanciata da Dante. Il giorno della presunta morte, i parenti di Pasquale si vestono a lutto e, allo scoccare dell’ora indicata, un colpo di scena riapre i giochi. Una commedia esilarante e grottesca che riuscirà a stupire. L’appuntamento è dal 15 ottobre al 2 novembre al Teatro Diana al Vomero.
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