Successo per il Premio Vomero
L’evento organizzato da “Cittadinanza Attiva”
Tra i premiati Franco Roberti e Gino Rivieccio
Sabato 15 dicembre, presso il Museo Duca di Martina, nella Villa Floridiana, si è tenuto il Premio Vomero, organizzato da “Cittadinanza Attiva”, associazione presieduta dall’avvocato Enzo Vitiello, che promuove la partecipazione dei cittadini, attraverso la collaborazione con la pubblica amministrazione, per conseguire una vera democrazia partecipata.
In quest’ottica, l’associazione ha deciso di conferire il Premio Vomero (articolato in 11 sezioni) a illustri personalità della cultura collinare. Tra gli altri sono stati premiati Franco Roberti, già Procuratore Nazionale Antimafia, e l’ex PM Aldo De Chiara, che ha esortato la gioventù vomerese a reagire al bullismo, e ha raccontato del suo impegno nella Consulta Municipale per la legalità.
Per la musica, Gianfranco Caliendo, in passato componente de “Il Giardino dei Semplici”, che ha riproposto un medley con i cavalli di battaglia della storica band. A seguire, è stato premiato l’attore teatrale Gino Rivieccio, che ha improvvisato perle del suo humour, raccontando, tra una battuta e l’altra, d’essere nato nella Clinica Sant’Anna, un tempo sita nel palazzo del Cinema Acacia, e di aver mosso i primi passi artistici al TTC club.
Sono stati quindi conferiti riconoscimenti, per l’attività di tutela della sicurezza del quartiere, ai comandanti della stazione Vomero dei Carabinieri e della Polizia di Stato, nonché al Comandante della Polizia Municipale locale, Gaetano Frattini, che ha tracciato un bilancio del suo primo anno a capo dell’unità operativa Vomero-Arenella, elogiando i vomeresi per il loro attivismo e la loro cooperazione. È stata quindi la volta del giornalista Paolo Chiarello, che ha annunciato un anno di sabbatico da Sky Tg 24, dopo 15 anni di continuativa militanza come reporter, ed ha concesso qualche anticipazione della sua ultima fatica letteraria “La mafia è buona”.
Ulteriori riconoscimenti per TeleVomero, decana delle tivù locali, di cui il patròn ha narrato la storia, dalla prima sede in piazza Vanvitelli, come televisione di quartiere sorta col contributo di imprenditori locali, fino all’odierna emittente di approfondimento su temi locali, scevra da tentativi di scimmiottare le tv nazionali.
Ulteriori encomi alla rete di associazioni Premiata la trasmissione Mattina 9 per il suo quotidiano impegno nel diffondere a livello regionale la cronaca partenopea.
Hanno ricevuto speciale menzione anche Mauro Giancaspro, ex rettore della biblioteca nazionale di Napoli, che ha presentato il suo libro “da giù Napoli al Vomero” dove racconta il suo trasferimento in collina, con gustosi aneddoti e rievocazioni della vecchia toponomastica del quartiere.
Premiati, tra gli altri, anche il PM Sergio Zazzera, che nel tempo libero dalle indagini giudiziarie ha ricordato il Vomero rurale, in scritti dal titolo faceto come “Broccolincollina”; Padre Gennaro Matino; l’Associazione “Oltre i resti”, i cui rappresentanti hanno illustrato il recupero turistico delle antiche scalinate che collegano il Vomero al Centro città; Ad Astra, che ha presentato il progetto delle “Scuole Territoriali della salute emotiva e comportamentale”, rivendicando la grande tradizione di “pensatori” che appartiene agli Uomini del Sud, nonostante la attuale congiuntura di crisi. Infine, il riconoscimento è stato riservato anche al nostro Vomero Magazine per il ruolo che svolge nell’evidenziare non solo le problematiche del quartiere, ma anche le eccellenze che il Vomero riesce ad offrire.
Ed ora…Appuntamento per il Premio Vomero 2019?
Marcello Ricciardi
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