Box auto Antignano – De Bustis: lo scontro prosegue
I comitati bloccano il cantiere, il Comune non può più opporsi
Sono scesi di nuovo in piazza i comitati ‘No box’ per fermare l’apertura del cantiere che avrebbe dovuto prendere vita per la realizzazione dei novecento posti auto previsti dal Piano urbano dei parcheggi.
Il Piano era stato approvato dall’amministrazione comunale nel 2007 e riguardava l’area compresa tra piazza degli Artisti e il mercato “De Bustis” ad Antignano. È stato sufficiente vedere le prime maestranze, intente a dare il via alle operazioni di carotaggio per le necessarie verifiche del sottosuolo, per far scattare il tam tam di quartiere che in pochi minuti ha raccolto numerosi esponenti dei comitati No box pronti a sbarrare la strada ai mezzi degli operai. “Di qui non si passa”. Lavori bloccati, intervento della Polizia per quietare gli animi e poi tutti a casa.
La cooperativa edilizia Napoli 2000, titolare del progetto, ha dovuto rinunciare anche stavolta. Attraverso le parole di uno dei portavoce dei No box, Franco Di Mauro, traspare la seria preoccupazione per quello che potrebbe rappresentare un inutile scempio del territorio.
Sono molti i box auto rimasti invenduti nelle zone limitrofe segnale chiaro – sostengono i comitati – che la zona è satura e non c’è bisogno di un nuovo parcheggio multipiano. A maggior ragione se per realizzarlo bisogna scavare nel sottosuolo per decine di metri con gravi disagi per commercianti e residenti. Il timore è quello di seguire le sorti di un altro cantiere, quello di piazza Leonardo, che da anni occupa carreggiate e marciapiedi senza che sia possibile sapere se e quando terminerà. I comitati tirano in ballo anche il comune per trovare un sostegno istituzionale.
Tuttavia la posizione dell’amministrazione comunale è molto difficile visto che, dopo aver perso entrambi i ricorsi presentati proprio sul tema della realizzazione del parcheggio “Antignano – De Bustis” sia al Tar che al Consiglio di Stato, adesso si trova spalle al muro. Da Palazzo San Giacomo fanno sapere che tutto ciò che poteva essere messo in campo è stato fatto. Dopo di che ci sono le sentenze e le leggi da rispettare. E proprio a questo proposito altre due circostanze rischiano di arricchire la ‘querelle’.
La prima è che sono ormai trascorsi cinque anni dal rilascio dell’autorizzazione da parte della soprintendenza. Sarà necessario dunque rinnovarlo per poter eventualmente procedere con i lavori. La seconda è quella dell’assoggettabilità dell’opera, vista la sua importanza, alla valutazione d’impatto ambientale (VIA).
Percorso che, pare, non sia stato seguito nel caso in questione. In poche parole, la vicenda del parcheggio multipiano interrato di Antignano è ormai una telenovela destinata a regalarci nuovi capitoli e colpi di scena.
Francesco Licastro
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