La Scuola Internazionale di Comics investe sulla sicurezza
“Garantire la sicurezza di studenti e personale prima di tutto”. Giuliano Monni, direttore della Scuola Internazionale di Comics di Napoli, non ha dubbi sulle priorità per la ripresa delle attività didattiche. “Non è pensabile far tornare i ragazzi a scuola senza aver adottato tutte le misure necessarie.
Abbiamo dato una risposta immediata all’emergenza predisponendo la didattica online sin dai primi giorni di lockdown, ma è stata fondamentale anche la professionalità mostrata dai docenti che hanno portato avanti i programmi senza gravi disagi”. Dispenser di igienizzanti e controllo della temperatura all’ingresso, ozonizzatori, una filosofia contactless (senza contatto) per l’accensione delle luci piuttosto che per acqua o sapone nei bagni, mascherine, guanti per tutti e visiere per i docenti, sono solo alcune delle misure adottate per la ripartenza in aula.
Ma la sicurezza viene garantita anche con la bassa densità di presenze in aula e con le pareti in Lexan che dividono i banchi per evitare contatti. “I corsi della scuola sono di varia natura e con specifiche esigenze, dalla scultura al fumetto, dalla fotografia alla sceneggiatura. In questo periodo e con questi pericoli abbiamo creduto fortemente nelle tecnologie e nel portare avanti un’idea che ci permettesse di far proseguire il percorso intrapreso agli studenti, ma è ovvio che le lezioni in presenza sono importanti come lo è il contatto umano”, prosegue Monni che commenta anche la situazione di difficoltà affrontata dalla scuola pubblica.
“Dai compiti a casa agli esami, le difficoltà si sono acuite col passare del tempo, purtroppo anche a causa di alcuni professori, magari più anziani, che non sono stati formati a dovere.
Un problema che la scuola pubblica avrebbe dovuto affrontare, e superare, anche grazie ad un coordinamento a livello centrale, perché i dirigenti scolastici necessitano di linee guida per offrire un’organizzazione armonica di un servizio essenziale”. Resta nodale il comportamento del singolo individuo. “I ragazzi non sempre sono disciplinati – conclude Monni – questo rende più arduo il compito di chiunque lavori nel mondo della formazione. Puntare quindi sul senso di responsabilità delle persone resta prioritario per poter ripartire, anche il prossimo anno, in tutta serenità”.
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