Vincenzo Mormile nuovo commissario dell’istituto Martuscelli

Unione Ciechi: garantire assistenza a ciechi e ipovedenti
L’istituto Domenico Martuscelli ha, finalmente, di nuovo un amministratore. Dopo tre mesi di vuoto dirigenziale a dicembre il Ministero della Pubblica Istruzione ha provveduto a nominare l’avvocato Vincenzo Mormile quale commissario straordinario. “Sono aperto a valutare tutte le possibili proposte e iniziative che riceverò, purchè siano nel rispetto delle leggi, in quanto si tratta di un ente pubblico” ha dichiarato l’avvocato Mormile che ha poi aggiunto “L’incarico è effettivo da pochi giorni e quindi devo ancora provvedere alla ricognizione patrimoniale dell’ente, atto indispensabile prima di avviare qualsiasi iniziativa e procedere alla programmazione necessaria.
Il mio primo atto è stato provvedere al pagamento della mensilità di dicembre e della tredicesima ai sette dipendenti che lavorano nell’Istituto.” Per comprendere bene le potenzialità dell’Istituto, e la sua importanza sul territorio, facciamo un passo indietro: era il 1873 quando nasceva l’istituto Domenico Martuscelli con la volontà di garantire istruzione ed assistenza alle persone cieche ed ipovedenti. Nel corso di quasi un secolo e mezzo, tra alterne vicende, pian piano l’istituto ha esaurito la funzione sociale per la quale era stato istituito e si è lentamente determinata la sua chiusura.
Nel luglio 2016 con la nomina del commissario Andrea Torino, si è cercato di risollevare le sorti dell’ente pubblico e nella scorsa primavera-estate si sono succedute una serie di iniziative a favore delle persone con problematiche visive ma anche per tutta la cittadinanza in generale, come le serate Cinemart, il percorso permanente multisensoriale e le tante iniziative legate al mondo della disabilità come la lettura su brail. La scadenza del mandato del commissario a luglio 2018, e prorogata solo fino a settembre, ha però creato un nuovo vuoto dirigenziale che ha riportato l’istituto nel degrado. Il presidente dell’Unione ciechi e Ipovedenti (UICI), Mario Mirabile, ha apprezzato molto il lavoro svolto dal commissario Torino anche perché è certo che il mondo delle persone affette da cecità ha bisogno di strutture di ausilio. “Dispiace dirlo, ma non c’è inclusione – ha dichiarato il presidente Mirabile che ha poi aggiunto – sono necessarie attività a sostegno e supporto dei ciechi e delle loro famiglie.
Ad oggi l’Italia Meridionale manca di strutture a favore della riabilitazione di coloro che sono afflitti da disabilità visive e molti sono i ciechi multiminorati che sono costretti a recarsi fuori regione per trovare strutture adatte alla loro riabilitazione. Il puro volontariato non può sopperire alle tante necessità e carenze esistenti quindi, spero presto di poter incontrare il commissario Mormile perché in qualità di Presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti farò di tutto affinchè l’Istituto Martuscelli conservi la vocazione sociale con cui è nato.” Il Commissario straordinario Mormile si è detto pronto ad ascoltare e valutare tutti i progetti che gli si metteranno sul tavolo: “L’Istituto ha grandi potenzialità e sono fiducioso che riusciremo ad attuare iniziative meritevoli”. Attualmente è attiva la sola palestra che è stata affidata al Club Schermistico Partenopeo di Sandro Cuomo, dal precedente commissario Torino di concerto con il Comune di Napoli e l’UICI.“Questa attività ha le caratteristiche necessarie per conservarsi all’interno dell’istituto in quanto trattasi di associazione ben strutturata e con una buona ricaduta sociale”, ha affermato il commissario Mormile. Tra i progetti presentati già al precedente commissario, Mirabile ha ricordato quello di creare una casa famiglia per consentire alle persone affette da cecità di rendersi autonome, ovvero una struttura di accoglienza per le persone non vedenti anziane, o ancora dar vita ad un ristorante che dia lavoro anche alle perone cieche. Sicuramente con un dialogo costruttivo tra tutte le parti pubbliche e private interessate si riuscirà a dar vita ad iniziative e progetti interessanti per tutti, anche perché gli spazi dell’Istituto sono molto estesi, in tal modo potrà risolversri anche la situazione economica che al momento è abbastanza critica.
Claudia Prezioso
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