WEB E INCIUCI
Internet è lo strumento che ci permette di accedere a tutto lo scibile umano; eppure, lo utilizziamo in prevalenza per scorrere le homepage dei social a cui siamo iscritti. Talvolta, tuttavia, questo passivo movimento di pollici sullo schermo può condurci a risultati straordinari. Tali da soddisfare appieno il nostro personale fabbisogno di trash e ironia. E che cos’è mai in grado di realizzare ciò, se non il tipico chiacchiericcio da web? Non ci resta, dunque, che ripercorrere quello che il magico mondo dell’Internet ha postato, tweettato e snapchattato negli ultimi trentuno giorni! Se si parla di trash tipicamente web, da chi partire, se non dal mitico Vittorio Sgarbi? Questo mese, le vittime sacrificali dei video al veleno del critico sono state nientemeno che i componenti de Il Volo. Secondo le invettive del Vittorio nazionale, i tre tenori si sarebbero macchiati dell’indelebile colpa di aver rifiutato l’invito di Donald Trump a cantare in onore del suo insediamento. Sgarbi non ha esitato a definire gli artisti come “tre pischelli scoperti da Tony Renis”, accusandoli di aver rifiutato l’invito del neo Presidente solo per difendere delle idee che non avrebbero. D’altronde, continua l’opinionista fissando la videocamera, quei tre non sarebbero altro che dei “coglioncelli della periferia musicale”. E le sue accuse non hanno risparmiato nemmeno Andrea Bocelli, che come Il Volo non ha accettato l’invito della Casa Bianca. “Trump metta un CD e li mandi a fare in c…” Sgarbi non è stato l’unico, questo mese, a regalarci momenti indimenticabili; vette di grottesco altrettanto elevate sono state raggiunte da Nina Moric! La splendida modella si è rivolta con sintomatica ricercatezza a Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, apostrofandolo come “livornese comunista”. Commenti, post e tweet di protesta non hanno tardato a travolgere l’ex compagna di Corona. Ma la Moric, alle numerose critiche, non ha mancato di rispondere a tono: “Qualcuno mi può spiegare gentilmente e senza offese come mai molti si sono sentiti offesi dalle mie parole “ LIVORNESE COMUNISTA “ riferito ad Allegri ? Non è livornese l’allenatore della Juve ? Non è forse vero che Livorno è la città d’Italia con la più alta concentrazione di comunisti? Manco avessi scritto che Livorno puzza di pesce, o che a Pisa hanno paesaggi bellissimie la torre che attira milioni di turisti ogni anno, mentre a Livorno l’unica cosa che viene attirata sono le sardine che seguono i pescherecci. Roba da Matti.”. Tono stilnovista, è chiaro. E come chiudere in bellezza, se non citando una perla a caso del politico di turno? Questa volta tocca a Luigi di Maio, leader del Movimento Cinque Stelle. Il vicepresidente della Camera a mettere insieme tre congiuntivi ci ha provato; e letteralmente! In ben tre post su due diverse piattaforme social, ha tentato di esprimere il suo pensiero coniugando il verbo al tempo corretto. Fallendo, suo malgrado, miseramente. «Se c’è il rischio che soggetti spiano massime istituzioni dello Stato qual è livello di sicurezza che si garantisce alle imprese e cittadini?». Primo tentativo su Twitter. Secondo tentativo: «Se c’è il rischio che massime istituzioni dello Stato venissero spiate qual è livello di sicurezza…». Eccolo, quindi, riprovarci su Facebook: «Se c’è il rischio che due soggetti spiassero le massime istituzioni…». L’ironia del web è, ovviamente, accorsa puntuale: vignette raffiguranti un Di Maio che esclama: “S’i’ SAREI foco, ardessi ‘l mondo”, oppure “Pensavo SAREBBE amore e invece FOSSE un calesse”, o che esordisce in pieno stile Star Wars con “La forza FOSSE con te”. Non sono mancati, ovviamente, tweet ad osservare che “il titolo di studio di Di Maio è il battesimo” e che “per la Crusca il congiuntivo è morto. Killer: Di Maio”. Il livello di degrado che le celebrità si sentono in diritto di raggiungere sui social è alle stelle. Eppure, forse dovremmo ringraziarli: se non ci fossero loro, saremmo esclusivamente alla mercé di link all’ultimo “Kondividi se hai un kuore”.
Chiara Pizi
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